Pidalà e Bonfardeci hanno superato la fase regionale e il 9 luglio gareggeranno a Padova

Due atleti non vedenti si sono qualificati ai campionati italiani di atletica leggera. Sono Francesco Pidalà e Ignazio Bonfardeci. Hanno superato la fase regionale a Siracusa e il 9 luglio voleranno a Padova e concorreranno per il titolo nazionale ai campionati italiani Fispes. Francesco Pidalà è originario di Rocca di Caprileone, in provincia di Messina, ma vive all’istituto dei ciechi Florio-Salamone da ottobre per seguire un corso di operatore telefonico di sistemi informatici.

«Ho lavorato duramente senza pensare agli obiettivi. È la prima volta che mi approccio all’atletica leggera -dice il giovane – In passato ho giocato a calcio a cinque ma ho scoperto una nuova passione per questa disciplina che non avevo mai praticato. Mi alleno tre volte a settimana in palestra e due volte allo Stadio delle Palme. Non credevo di poter raggiungere in poco tempo risultati così soddisfacenti».

Atletica leggera. La guida Giorgio Giacalone e Francesco Pidalà

Si emoziona Francesco quando ringrazia il suo preparatore e guida Giorgio Giacalone, il presidente dell’istituto Tommaso Di Gesaro che ha messo a disposizione lo spazio esterno dell’istituto per farlo diventare il Parco dei Suoni e Daniele Giliberti che dà anima a quello spazio e migliora con le attività sportive, la vita di tanti ragazzi. «Francesco non vedente e Ignazio ipovedente, in occasione del campionato di società regionale Fispes si sono qualificati per i prossimi campionati italiani. Entrambi frequentano stabilmente l’istituto dei ciechi spiega Daniele Giliberti, referente di Vivi Sano onlus e direttore del Parco dei Suoni È il nostro primo anno di attività al Parco dell’istituto e siamo orgogliosi di questi risultati. Le attività sportive sono un approccio verso il mondo esterno e la vita. Abbiamo messo i ragazzi con disabilità intellettivo-relazionali che partecipano ai campionati di atletica leggera Fisdir assieme ai ragazzi con disabilità sensoriali. E abbiamo visto che funziona. Abbiamo diviso i ragazzi per grado di sviluppo e funzionamento e ora lavorano insieme. Un ragazzo autistico si allena così insieme con un ragazzo sordo o un non vedente. Non era mai successo prima».

Tra le discipline paralimpiche. proprio l’atletica leggera è uno degli sport che può essere praticato da persone con disabilità diverse. Ad essa possono approcciarsi atleti con disabilità intellettiva, sensoriale e fisica, in carrozzina o a piedi con o senza protesi, con guida in caso di ipovedente e non vedente. Per quest’ultimo, l’atleta è supportato da una guida che gli corre a fianco, solo ed esclusivamente per indirizzarlo ed avere un riferimento lineare. Così accade allo Stadio delle Palme, così accade al Parco dei Suoni. Tommaso Di Gesaro, presidente dell’istituto dei ciechi Florio-Salamone, ricorda che lo spazio dove esiste oggi il Parco, era adibito in parte a parcheggio e in parte era in stato di abbandono. su

«Oggi c’è la vita – dice Di Gesaro – abbiamo messo a disposizione attrezzature e personale qualificato e i risultati si cominciano a vedere. I ragazzi aumentano la loro autostima perché scoprono di essere in grado di superare i propri limiti e mettere in campo le proprie abilità. Scoprono di avere passioni e capacità e possono dire con orgoglio di essere in grado di raggiungere i propri obiettivi e conseguire importanti traguardi».